Come riconoscere un trend finanziario

riconoscere un trend finanzario- indicatore adx

Nel mercato finanziario del trading si devono riconoscere trend e intervalli. I trend consistono in un movimento generalizzato in una data direzione, mentre gli intervalli servono a riconoscere le oscillazioni di prezzo di un titolo tra due macro livelli. Il trading ovviamente ha bisogno di riconoscere i momenti alti e bassi di un titolo così da vendere quando il valore è in ascesa e comprare quando è più conveniente. Questo ragionamento è a base degli investimenti e del mercato finanziario, perciò il riconoscimento dei trend di un titolo è essenziale per la decisione dei movimenti d’interesse.

Capire il trend di un titolo, in buona sostanza, consiste nell’intuirne la tendenza. Il valore di un titolo può avere – per esempio – un periodo, più o meno lungo, di crescita. L’analisi del mercato traccia gli andamenti dei vari titoli nel tempo e distingue quelli col trend in crescita, da quelli col trend in ribasso. Il trader ha perciò bisogno di schemi e strumenti per tenere sotto controllo i trend dei titoli di suo interesse, uno di questi è noto come Bande di Bollinger.

Il sistema è stato ideato da Jonh Bollinger nel 1980 ed è uno dei più immediati strumenti per l’individuazione dei trend. Il metodo a bande di Bollinger fissa un dato medio in base al quale si riconoscono picchi al di sopra o al di sotto dello standard. Punti di riferimento all’interno del sistema sono anche i limiti temporali cui si può circoscrivere l’analisi.

All’interno dello schema si possono individuare zone adatte alla vendita (ribassiste), zone adatte all’acquisto (rialziste) e zone particolari che vedono una chiusura al di sotto della zona di acquisto e al di sopra di quella di vendita (trading rage). Per capire se una coppia di valute entra o esce da un trend, le bande di Bollinger si rivelano strumenti fondamentali.

Le medie mobili

Come abbiamo detto le bande di Bollinger si costruiscono grazie ad un valore medio. Questo valore medio consiste nello specifico in medie mobili circoscritte ad un dato periodo, ottenute comparando due valute nella fascia di tempo oggetto d’esame.

Le medie mobili servono anche ad individuare l’ordine perfetto che si verifica quando le medie mobili a breve termine si trovano tutte al di sopra delle medie mobili a lungo termine con tendenza rialzista e di contro le medie mobili a lungo termine sono tutte al di sopra di quelle a breve termine per il trend ribassista. In questa situazione si crea graficamente un allineamento.

Queste situazioni si creano generalmente dopo un periodo di trading rage (cui abbiamo fatto riferimento prima) quindi l’operatore finanziario è in grado di prevedere questi andamenti e sfruttarli in relazione al proprio interesse. Ben inteso, nonostante l’ordine perfetto sia un buono strumento di previsione per il trader, è comunque da considerarsi come un fenomeno raro. Ad ogni modo, pur ammettendo l’eccezionalità della sua presenza, l’ordine perfetto è il segno che sta per emergere una nuova e forte tendenza.

ADX: l’intensità di una tendenza

Il trader ha anche bisogno di valutare l’intensità di una tendenza, la sua forza e la sua costanza. A tale scopo è stato ideato l’ADX (acronimo di Average Directional Index, ossia Indice Medio Direzionale) che è da considerarsi la vera e propria unità di misura della forza di una tendenza finanziaria.

Se con le bande di Bollinger e con le medie mobili il trader riesce a tracciare ed ipotizzare l’andamento temporale di un titolo finanziario seguendone la direzione, l’ADX integra questi dati calcolando la forza di questa tendenza (ogni trend può essere forte o debole, l’ADX attribuisce un numero per registrarne l’intensità). L’ADX viene valutato con una scala da 0 a 100, dove tutti valori sopra i 30 indicano una tendenza forte mentre quelli sotto i 20 una tendenza debole.

In conclusione, è sempre bene specificare che – nonostante gli strumenti statistici siano parte integrante del lavoro dell’investitore – non vi è certezza che i rendimenti passati di un titolo corrispondano necessariamente con quelli futuri. Se fino ad un dato momento storico un titolo ha dimostrato un marcato trend positivo, non possiamo aver certezza che improvvise contingenze non ne stravolgano l’andamento in maniera repentina e drastica.

Nonostante i trend non durano per sempre e nulla è assicurato dal passato è pur vero che il trader deve cogliere questi momenti per entrare al momento giusto nel nuovo trend che sta per nascere e massimizzare i guadagni con un’attenta analisi e opportuni investimenti.

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