Riconoscere i cicli di mercato

riconoscere i cicli di mercato

Tanti analisti scrivono e parlano riguardo dei cicli di mercato, e bisogna riconoscere che spesso c’è sempre troppa confusione.

Credo sia opportuno fare chiarezza sull’argomento cercando di spiegare le caratteristiche dei cicli di mercato ed evidenziando un esempio concreto e visivo. Ogni ciclo è sinusoidale, ed è sempre nella forma ABCDEFABCDEFABCDEF…. dove ABC è un’intera onda d’impulso ascendente che comprende la sua fase correttiva, DEF è un’onda d’impulso discendente che comprende la sua fase correttiva, il risultato di un ciclo completo è composto da un intera fetta di sinusoide ABCDEF.

Per analizzare il mercato ciclicamente è opportuno identificare il ciclo primario che dura 4 anni (dal 1935 è così su tutti i mercati) e da quel ciclo calcolare tutti i sottocicli che sono in totale 14 per ogni onda ciclica i cicli intraday vengono chiamati Tracy.

Come si può osservare dal grafico un ciclo è sempre ascendente, correttivo, discendente, correttivo, all’infinito e per speculare utilizzando i cicli il fattore più importante è il fattore tempo di seconda importanza è lo spazio, cioè il tempo che impiega il prezzo a percorrere un certo spazio, tale rapporto determina la velocità ciclica che è sempre costante.

In un mercato tutto è ciclico così come ho scritto nell’articolo precedente sul vento in poppa che riguardava i cicli di volatilità, i cicli non ci danno dei target level ma ci danno un’indicazione sul tempo di ascesa / discesa contrariamente per calcolare i target level si usano gli swing con preferenza nel ciclo. Una cosa straordinaria dei cicli dei mercati che sono abbastanza precisi e la loro misurazione avviene sempre tenendo conto del fattore tempo.

I cicli sono calcolati anche sugli oscillatori per capire forza breakeven e volatilità non aspettiamoci che con i cicli troviamo facilmente ingresso Stop Loss e Take Profit, al contrario, invece, lavoriamo con i range di prezzo e definiamo le probabilità più veritiera nella prossima direzione pagando il pegno di avere fatto i conti giusti. Naturalmente non posso spiegare tutto in un articolo vuoi per una questione di spazio e vuoi anche che un po’ di materiale lo voglio tenere per me nel caso decidessi di organizzare qualche corso di livello avanzato. Anche in questo caso, con l’immagine allegata si può capire l’essenza cioè la base con cui partire con queste tecniche che uniscono la fisica, le leggi naturali, e, l’economia finanziaria.

In realtà quanto ho scritto non è del tutto vero perché so che c’è qualcuno che calcola anche i target price con il sinusoide ciclico, ma, quello che conta per me è capire quanto tempo regge un trend, o capire se ci troviamo in una fase impulsiva o correttiva del mercato.

I cicli come ho scritto precedentemente funzionano anche nell’intraday con una precisione anche maggiore che nel settimanale o nel giornaliero, valgono per tutti i sottostanti, e valgono anche per l’economia reale, quell’economia che in qualche modo a me sconosciuto è comunque sottomessa alle leggi naturali in cui tutto ha un periodo e una frequenza a partire dalla nostra stessa esistenza.

Io sono un economista, un esperto di finanza, o usando un bieco termine uno speculatore dei mercati, e non sta certo a me stesso dire perché certe cose funzionano, quando alla base dei miei ragionamenti ci sono informazioni macroeconomiche sui fatti che accadono al mondo o sull’economia dei paesi, ma, è innegabile che tali cose anche se sembrano strane e inverosimili, funzionano, confinano con la religione ma è innegabile anche da parte mia che i sinusoidi ci sono e sono abbastanza riconoscibili. Nelle immagini allegate ho utilizzato il mercato del sottostante cambio EURUSD su base giornaliera e con un grafico aggiornato alla data di pubblicazione.

I cicli economici, e finanziari, non sono discordanti dalla teoria di Dow e dalla teoria delle onde di Elliott, anzi, tutti questi ingredienti, compongono la ricetta dell’analisi tecnica  e si incastrano perfettamente per formare  il mosaico delle figure a pattern, dei candlestick e degli swing.

Il contenuto di questo articolo vale quanto un intero corso ed è stato sintetizzato il più possibile per non annoiare il lettore e per sottolineare solo le informazioni che contano di più, Ringrazio ancora una volta Investing People e in particolar modo Max Mereghetti e Alessandra Chirizzi, per la simpatia e amicizia che ci lega e per il fatto che devo anche a loro l’aver scritto queste righe illustrative. Ringrazio tutti i lettori che mi seguono su Finanzaeinvestimenti.it e sul mio blog per le numerose mail di ringraziamento e apprezzamento dei contenuti. Spero dunque di aver chiarito qualche dubbio a riguardo di questa materia e, naturalmente, commenti e opinioni, e anche critiche, sono sempre graditi.

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