Diversificazione del portafoglio investimenti: perché è fondamentale farlo

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Il sistema economico

Diversificazione del proprio investimento.
L’economia moderna si caratterizza per la sua diversificazione in diversi settori. Per chi vuole investire nel settore finanziario la scelta è ampia ma al contempo anche difficile dato che i prodotti finanziari sono tanti e tutti utili al fine di un guadagno. Si parte dal mercato immobiliare per giungere a quello obbligazionario o investimenti azionari. Ogni investimento prevede un rischio maggiore o minore in proporzione al capitale investito e alla tipologia di prodotto finanziario che si determina. Ovviamente il fine di chiunque decide di investire è quello di recuperare il capitale e ricevere con esso un interesse che giustifichi le operazioni effettuate. Il guadagno collegato all’investimento deve essere ovviamente proporzionato al rischio che si è corso, nell’acquistare un fondo, un titolo o un’obbligazione. Se il rischio è stato elevato ed il guadagno ridotto, allora si avrà una situazione che deve essere modificata. Nel mercato odierno non è sempre semplice riuscire a effettuare investimenti che determinano un guadagno netto elevato, soprattutto per le situazioni di insicurezza economica del mercato.

La creazione del portafoglio

Come creare un portafoglio con una diversificazione di investimenti.
Le scelte per effettuare investimenti in settori differenti sono molte. Prima di tutto analizziamo cosa si intende per portafoglio economico. In economia il portafoglio è un insieme di attività finanziare collegate a una persona fisica o a una azienda, creato in seguito a una serie di investimenti effettuati. Per realizzare quindi un portafoglio bisogna effettuare operazioni che prevedono investimenti di capitale. Il problema che concerne l’economia moderna è come andare a diversificare il portafoglio e creare uno che possa essere vantaggioso in un momento in cui la situazione economica non è stabile. Potrebbe apparire impossibile, ma in realtà è una semplice applicazioni di teorie matematiche che permettono di determinare una serie di scelte necessarie per poter effettuare investimenti anche rischiosi e controbilanciarli con qualcuno di meno pericoloso ma con una rendita maggiore. Il fondatore di tale teoria è uno statunitense, Harry Browne, il quale fu il primo a formulare la teoria del perfetto portafoglio. Ad esso si affiancano altri studiosi come Markovitz e Ibbotson, i quali hanno stilato le regole base per la creazione di un portafoglio equilibrato.

Le regole per la creazione di un portafoglio

Come effettuare una giusta diversificazione del portafoglio.
Come scegliere quindi tra il mercato azionario e obbligazionario o quello immobiliare. Il presupposto di base è comunque la diversificazione. Quanto più ampi siano gli asset di investimento, minore è il rischio di una perdita economica e massimo sarà il guadagno che se ne determinerà. In base alle analisi di Browne, Markovits e Ibbotson, verrà usata una media di varianza che determina quindi gli asset che devono essere utilizzati. Prendiamo per esempio il portafoglio di Browne diviso in quattro soli asset. Infatti, per avere la massimizzazione dei profitti, lo studioso stabilì che il portafoglio dovesse essere diviso in:

  • 25% Azioni suddivise in un fondo di larga base o in un indice;
  • 25% Buoni del tesoro a lunga scadenza, minimo 10-20 anni;
  • 25% Oro collegato possibilmente al metallo fisico;
  • 25% Obbligazioni o fondo comune di investimento.

Si potrebbe pensare che tali asset siano troppo limitati, strutturati in settori troppo specifici. per esempio l’idea di possedere oro è da molti criticata e considerata come esagerata. Come anche nel caso delle obbligazioni che hanno un rendimento fisso.
Come si vede il la diversificazione permette di avere asset differenti che in un mercato in continua evoluzione e incerto e prevedibile, può determinare un equilibrio all’interno del portafoglio.
La suddivisione prevista dagli studiosi permette di compensare i momenti di fermo del mercato azionario con quelli invece di certezza dovuti al mercato del metallo prezioso e delle obbligazioni.

Partendo quindi da questo sistema di diversificazione possiamo modificare le percentuali e introdurre nuovi elementi. in alcuni portafogli per esempio si sostituisce all’oro il mercato immobiliare il quale permette di acquisire una rendita nel tempo, oppure sarebbe possibile se si vuole sbilanciare il portafoglio aumentare la percentuale azionario.

Perché la diversificazione

L’importanza della diversificazione del portafoglio.
Diversificare il portafoglio è fondamentale per poter tutelare il proprio investimento, nel senso che un investimento più aleatorio come quello delle azioni potrà essere equilibrato dai fondi di investimento obbligazionari. In questa maniera si garantirà una media di guadagno fissa mensile e annuale senza scossoni.

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