Quali sono le terminologie più utilizzate in borsa?

terminologie degli investimenti in borsa

Quante volte ci capita di accendere la televisione e sentire in un telegiornale di economia, termini strani quasi simili a delle filastrocche? Ebbene queste parole hanno in realtà dei significati ben precisi, alcuni non difficili da capire, ma pur sempre essenziali per una prima operatività in borsa.

Piccoli suggerimenti per un primo approccio in borsa

Chi vuole investire in borsa, non può quindi trascurare dei piccoli suggerimenti atti ad una prima entrata graduale nel mondo economico. Ma quali sono questi elementi?

  • Leggere con costanza e laddove possibile ogni giorno, dei giornali di carattere economico, al fine di familiarizzare con delle prime terminologie: Azioni, Bot, Btp, Dow Jones, Nasdaq, Nikkei e così via.
  • Guardare un telegiornale economico, sempre con regolarità, al fine di familiarizzare anche con la relativa pronuncia delle prime terminologie più utilizzate.
  • Documentarsi attraverso libri, forum e siti on line per completare le proprie conoscenze e muovere i primi passi nel mondo dell’economia.

Le azioni: elementi cardine delle società

Un primo termine da conoscere fin dalle prime operazioni in borsa è sicuramente l’azione, ossia l’elemento cardine delle società, in quanto attraverso il suddetto elemento è possibile rappresentare a tutti gli effetti una quota del capitale sociale di una società, con la possibilità di poter esprime il proprio voto in un’ assemblea decisionale, o ancora di partecipare a fine anno agli utili (o eventuali perdite) realizzati nell’ anno.

Va inoltre evidenziato che “le azioni” possono suddividersi prevalentemente in tre categorie:

  • Azioni ordinarie, con le quali il detentore può esprimere il suo diritto di voto, sia nelle assemblee ordinarie e sia nelle assemblee straordinarie.
  • Azioni di risparmio, che non presentano possibilità di esprimere un voto durante le assemblee, ma conferiscono un dividendo maggiore rispetto alle classiche azioni ordinarie.
  • Azioni Privilegiate, che garantiscono “un maggiore privilegio” nella ripartizione degli utili e potere di voto nelle assemblee straordinarie.

Investimenti alternativi alle azioni: i Titoli di Stato

Chi vuole operare in borsa può inoltre optare anche per investimenti minori e alternativi rispetto a quanto richiesto dalle già citate azioni, optando per l’acquisto dei titoli di Stato.  A tal proposito è possibile distinguere principalmente tra due categorie:

  • BOT, buoni ordinari del tesoro emessi nel breve termine, che prevedono un importo minimo di sottoscrizione sui 1000 euro e un rendimento pari alla differenza tra il valore di rimborso e il valore d’ acquisto.
  • BTP, buoni del Tesoro Poliennali, emessi nel medio e lungo termine, che prevedono un tasso fisso ed una cedola semestrale come prospettive di guadagno periodico sul titolo.
  • CCT, certificati di credito del Tesoro, emessi nel medio e nel lungo termine, che prevedono una cedola semestrale e un rendimento indicizzato a quello dei Bot.
  • CTZ, certificati del Tesoro zero coupon, che prevedono dei titoli a tasso fisso (ma senza cedola semestrale) ed una scadenza variabile a 18 o 24 mesi.

Indici azionari più utilizzati nel mondo della borsa

Infine chi vuole operare in borsa necessita di conoscere gli indici azionari più utilizzati nei mercati stranieri ed italiani tra cui:

  •  L’ Indice di Dow Jones, che racchiude i trenta titoli più importanti del settore americano.
  • Nasdaq, sempre in relazione alle quotazioni del mercato americano, ma che racchiude, a differenza del Dow Jones, titoli ad alto contenuto tecnologico.
  • Nikkei, che racchiude i principali titoli del mercato Giapponese.
  • FTSE MIB, Financial Times Stock Exchange di Milano, ossia una media dei principali titoli italiani ad elevata capitalizzazione.
  • FTSE Italia Mid Cap, che comprende i titoli delle società a media capitalizzazione.
  • FTSE Italia Small Cap, che comprende i titoli delle società a bassa capitalizzazione.
  • MIB 30, che racchiude i principali titoli italiani, ed in particolare delle prime 30 società italiane.
  • MIBTEL, un indice che racchiude in media ponderata tutti i più importanti titoli italiani.

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