Strategia Focalizzata

la strategia focalizzata

Apro questo blog con un articolo di strategia, senza dubbio l’elemento più importante di una decisione di investimento. Sarà il mio primo e ultimo articolo di teoria, in quanto preferisco trattare temi operativi (tattica), ma d’altronde senza un determinato tipo d’approccio non ha senso parlare d’altro.

L’investimento in Borsa, dalle azioni ai futures, dagli etf alle commodities, va fatto con sguardo strategico. È la base per conseguire performance sul lungo termine, e non soltanto guadagni effimeri dettati più o meno dal caso o dall’intuito. Un investimento senza strategia non è altro che una scommessa, una puntata al casinò, e non certo un business.

Se siete neofiti probabilmente non penserete subito all’elaborazione di una vostra personale strategia, ma non appena avrete sufficiente esperienza e padronanza ne sentirete la necessità e ne capirete l’importanza.

In ogni strategia che si rispetti dobbiamo almeno stabilire:

  • obiettivo: conservazione del capitale o incremento accettando il rischio / spesso è utile decidere un target monetario per avere le idee chiare;
  • orizzonte temporale;
  • tempo da dedicare all’attività di investimento (ore a settimana);
  • perdita massima sopportabile, che è un indice di sopportazione del rischio;
  • operatività: intraday, multiday breve, multiday medio-lunga, non-leveraged.

Arriviamo dunque al tema di questo articolo, ossia la “Strategia Focalizzata”.

Significa essenzialmente prendere in esame pochi strumenti finanziari e focalizzare la propria operatività su di essi. Sono le nostre pedine con le quali ci muoviamo nell’intricato Risiko degli investimenti in Borsa.

D’altronde, per guadagnare non serve perdere tempo ed energie analizzando decine e decine di titoli, si rischia di operare con troppa casualità e aleatorietà. È invece molto più intelligente (e remunerativo) approfondire pochi titoli e conoscerli “come le proprie tasche”.

  • Il passo di partenza è la creazione di una watchlist con gli strumenti più appetibili, pochi ma buoni. Per un’operatività leveraged, è consigliabile inserire nella lista titoli con beta elevato. Massima flessibilità nell’inserimento e nella rimozione.
  • Il secondo passo è l’analisi: tecnica e/o fondamentale e/o analisi newsflow. Le analisi forniranno l’indicazione operativa.
  • Il terzo passo è la costruzione di un piano di azione, con cadenza giornaliera, settimanale o mensile a seconda della propria operatività. Significa determinare la posizione da aprire (lunga/corta) con relativo prezzo di ingresso, prezzo di uscita (target) e Stop Loss. Facendo ciò andiamo a costruire un trade, e i livelli che stabiliamo ex-ante saranno da rispettare.

La “Strategia Focalizzata” è un metodo di investimento, ma se ne possono costruire tanti altri in base al profilo dell’investitore. C’è chi preferisce dedicarsi allo stock picking con un PAF o con una Dollar Cost Averaging Strategy, o chi opera in prossimità delle trimestrali prendendo posizione in base alle aspettative, o chi ancora si dedica allo studio di un particolare settore (finanziario, tech, utilities…).

Ovviamente il trading focalizzato può (e deve) essere affiancato da altre strategie: l’importante è stabilire il peso relativo di ciascuna nella propria attività di investimento e distribuire il capitale di conseguenza (money management). La gestione e il peso delle proprie strategie deve essere flessibile, in base al mercato, finché non si raggiunge un buon equilibrio di flussi.

Chiudo dunque con la mia attuale strategia operativa:

  • Strategia Focalizzata: Unicredit, Stm, Apple, Intel, Bank of America, Natural Gas, Crude Oil.
  • Commodities Futures: in fase di studio.
  • Strategia lungo termine: portafoglio azionario “value” e/o con Dividend Yield alti, metodo stock picking con Dollar Cost Averaging.

Sono sempre graditi commenti.

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