Trading online. Gli strumenti finanziari (seconda parte)

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Nel nostro ultimo appuntamento, mi sono premurato di dare una sorta di indice di rischio dei vari strumenti che potrebbero essere oggetto di contrattazione per un trader.

Il mio pensiero, e non mi stanco di ribadirlo, è che l’attenzione di chi è alle prime armi (immagino la gran parte di coloro che seguono quest’appuntamento) dovrebbe essere rivolta, quasi esclusivamente, verso quegli strumenti che hanno minore volatilità, maggiore liquidità, e che quindi, hanno insito un minore grado di rischio. In realtà mi è capitato di vedere anche trader di lungo corso beccare sonore bastonature quando hanno deciso di strafare con certi strumenti.

Cerchiamo quindi di capire perché certi campi risultano naturalmente minati, e come fare per evitarli o per maneggiarli con estrema cautela.

I Covered Warrant e Opzioni

Sono strumenti finanziari con una struttura quasi identica. Entrambi, in cambio di un premio, conferiscono la facoltà di comprare (Call) o di vendere (Put), un’attività finanziaria sottostante entro una data e ad un prezzo prefissato (strike).

Detto in parole povere se io compro una call sull’indice italiano con scadenza marzo 2011 (di solito è il terzo venerdì del mese), con strike X, vuol dire che ho la certezza che entro quella data l’indice avrà un valore superiore a quello indicato nello strike. E il mio guadagno sarà maggiore quanto maggiore sarà la differenza tra l’apertura del sottostante nel giorno di scadenza rispetto allo strike.

Discorso inverso in caso di acquisto di una put.

Il lato positivo della faccenda è che conosco esattamente quale potrebbe essere la mia perdita potenziale. Quello negativo è che tale perdita può azzerare completamente il mio capitale investito.

Già solo quest’ultimo elemento vi deve restituire la misura della pericolosità di questi strumenti.

Molto spesso la loro evoluzione è talmente frenetica da portare a perdite insostenibili molto prima che la scadenza venga a darvi una sentenza definitiva.

Come anticipato già la scorsa settimana, questi strumenti sono nati per riequilibrare portafogli titoli un po’ sbilanciati. Una sorta di polizza d’assicurazione.

Poniamo d’avere un portafoglio bello ricco di alcuni dei titoli di maggiore peso nel FTSE MIB, e di volerci difendere dal pericolo di un ribasso del mercato. Bene, tutto ciò che dobbiamo fare è pagare un premio per comprare un certo numero di opzioni put sull’indice in modo da mettere al riparo il nostro capitale.

Ovviamente, una tale strategia, perché possa essere portatrice di buoni frutti, presuppone una buona conoscenza di tutti gli ingredienti, in modo da armonizzare tutte le nostre mosse. Ed in questo senso alcune delle cose da conoscere assolutamente, sono i parametri per il calcolo del valore di un’opzione (o di un CW), come il valore del sottostante, volatilità, tempo, ecc.

Il Forex

In realtà il forex (Foreign Exchange Market), inteso come mercato dei cambi, è un’entità di livello mondiale che ha una sua storia e, come è facilmente intuibile, un ruolo importantissimo in ambito economico e finanziario.

Ciò di cui invece parleremo adesso, non è questa entità (che per rimanere in tema sarà il sottostante su cui voi opererete), ma quella che sta diventando la moda del momento; il trading sulle valute.

Quanti banner si sono materializzati sul vostro monitor promettendovi guadagni elevati a fronte di investimenti minimi? Non a caso ho definito questa attività un trading “sulle” valute e non “con le” valute. In concreto operando con questi broker voi non comprerete realmente valute, ma contratti fortemente condizionati da leve altissime che rendono questi strumenti tanto appetibili quanto letali.

A tutti coloro che dovessero farsi solleticare dalle suddette sirene, consiglio lunghi periodi di simulazione (che in realtà quasi tutti broker consentono) prima di pensare di mettere in gioco denaro reale.

Dal quadro delineato, si comprende quanto sia vincente operare senza mai puntare tutto su un unico cavallo. Diversificare, e soprattutto mantenere una certa liquidità libera, è l’atteggiamento necessario per affrontare gli inevitabili imprevisti che il mercato ci regala.

Detto questo, e senza avere mai la pretesa di essere esaustivo, ma sperando di avervi inoculato pesanti dosi di curiosità e prudenza, vi saluto, e per tutti coloro hanno già cominciato a muoversi tra i meandri di grafici e book, auguro una settimana bella pregna di operazioni positive.

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