
L’accesso ad un prestito personale rappresenta in molti casi la soluzione ideale per rateizzare una spesa importante, per ottenere liquidità immediata necessaria per fronteggiare un imprevisto, un intervento medico non programmato, un acquisto o più semplicemente per pianificare con maggiore serenità una vacanza o finanziare un importante progetto personale.
Sul mercato dei prestiti online sono disponibili diverse formule di accesso al credito in grado di garantire al consumatore un’elevata personalizzazione del piano di ammortamento: i prestiti finalizzati rappresentano i finanziamenti erogati sulla base di una destinazione definita, per esempio l’acquisto di un’auto o di un elettrodomestico, mentre i prestiti personali sono finanziamenti per i quali l’istituto erogante non richiede alcuna dichiarazione di destinazione dell’importo, e generalmente rispondono ad esigenze di liquidità.
La cessione del quinto è tra le soluzioni di prestito maggiormente richieste: questa tipologia di finanziamento prevede un rimborso con rate mensili, il cui importo non può superare un quinto dello stipendio netto del lavoratore. Con la cessione del quinto, però, è il datore di lavoro responsabile del rimborso della rata, che viene poi trattenuta direttamente dallo stipendio del dipendente.
La particolarità di questa tipologia di prestito personale è quindi rappresentata dalla gestione del debito residuo: la rata di rimborso del lavoratore viene saldata periodicamente, sulla base delle condizioni stipulate, direttamente dal datore di lavoro che successivamente trattiene la somma relativa alla rata direttamente dalla busta paga del dipendente.
Possono richiedere la cessione del quinto, quindi, il personale dipendente del settore pubblico, i dipendenti di aziende private che abbiano comunque un contratto di lavoro a tempo indeterminato, ed i pensionati (trattenute previste sul cedolino della pensione). In alcuni casi è possibile ottenere un prestito mediante cessione del quinto anche in caso di assunzione a tempo determinato: ovviamente in questa particolare situazione la durata del finanziamento non dovrà superare quella prevista dal contratto a termine.
Generalmente l’importo massimo del prestito con cessione del quinto viene determinato sulla base dello stipendio netto del dipendente, ma può influire anche l’eventuale liquidazione maturata (TFR), generalmente richiesta a garanzia del finanziamento. Non sono infatti necessarie ulteriori ipoteche o fideiussioni a tutela del prestito, per il quale la busta paga e il TFR rappresentano già sufficienti garanzie ai fini dell’erogazione. Per la parte eccedente il TFR viene stipulata una polizza a copertura del rischio vita e impiego.
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